per la salute
credo che vada seriamente sviluppata la ricerca terapeutica.

218 parlamentari hanno depositato una proposta di legge per regolamentare l'uso della cannabis. Sì al possesso di una quantità limitata (15 grammi a casa, 5 fuori casa), no alla vendita e al consumo nei luoghi pubblici. Divieto assoluto per i minorenni. Informati e discuti le ragioni del SI e del NO e partecipa alla consultazione!
credo che vada seriamente sviluppata la ricerca terapeutica.
Sono d'accordo all' uso della cannabis solo
ed esclusivamente ad uso terapeutico e se
proprio non ci sono altri farmaci sostitutivi.
Ma devono essere somministrati da personale
sanitario
il proibizionismo in materia di cannabis è di una ipocrisia indicibile dal momento che, come per il contrabbando delle sigarette del secolo scorso, ormai è largamente diffuso. Nicotina sì e cannabis no!? Basta mettere la solita foglia di fico del tipo "nuoce gravemente alla salute" ... degli spacciatori, evidentemerde.
0CCORRE TENERE SOTTO CONTROLLO QUESTO FENOMENO. SI ALL'USO TERAPEUTICO TRAMITE CONTROLLO NEL CONTEMPO FARE UN GRANDE SFORZO PER INFORMARE E PREVENIRE I DANNI CHE QUALSIASI GENERE DI DROGA COMPORTANO.
Giuliano Manna Serve un governo oculatovdi questo delicato fenomeno. L'obiettivo e annientare la delinquenza da questo fenomeno e nel frattempo fare una grande formazione ai ragazzi a partire dai banchi di scuola
Giuliano Manna E un argomento difficilissimo.. intanto occorre un serio governo del fenomeno. Si puo legalizzare se cio serve ad allontanre la delinquenza dsi giovani e dallecloro dipendenze. Pensovadcuna legalizzazione sotto controllo medico. Non puo e non deve mancare una seria prevenzione a partire dai banche di scuola.
Prima della legalizzazione mi pare piu` importante impostare una politca di prevenzione dalle varie dipendenze (droghe, alcool, azzardo, fumo).
Il proibizionismo non ha mai risolto un problema, anzi lo ha sempre peggiorato. Con la legalizzazione della cannabis verrebbe fortemente contrastato il mercato criminale delle droghe.
secondo me i due argomenti hanno molte caratteristiche in comune:
-proibizionismo non efficae (non si riuscirà mai a debellare ne uno ne l'altro problema)
-riduzione della criminalità legata ad entrambe le questioni
-maggiori entrate per le casse dello stato
personalmente ogni volta che lo Stato, o una comunità rende legale ciò che fino ad allora proibiva, mi sembra una resa, un rinunciare alla propria azione di difesa della società. Intendiamoci, qui, a differenza di altri casi, non si tratta di riconoscere diritti qualsivoglia. E' sempre una droga e, anche se c'è chi dice che non faccia male, certo non è un ricostituente. Mi preoccupa il giudizio negativo di chi si occupa attualmente di tossicodipendenze, e conosce meglio quel mondo.
Non intendo sostenere che il problema non esiste e che non debba essere affrontato. E' solo una considerazione di contingenza, di priorità e di soluzioni proposte. Io non penso che un argomento del genere potrà essere trattato da tutti gli addetti ai lavori con l’onestà intellettuale richiesta. Opportunismo e populismo la faranno da padroni con stalli e ricatti a non finire, che costringeranno i cittadini, come sempre in questi casi, a farsi una propria opinione basata su argomentazioni più “da bar” che sociologiche. Come Lei ha sottolineato sono trent’anni che il problema aspetta una soluzione, non sarà un caso!
Anche rimanendo al contrasto della criminalità organizzata mi pare che ci siano vagonate di argomenti su cui spendersi in battaglie anche più importanti. Prostituzione, traffico d’armi di uomini e di rifiuti tossici, riciclaggio di denaro sporco, corruzione, evasione fiscale e via elencando. Tutte fonti di enormi ricavi per mafie varie.
A tutto questo la soluzione non può essere la legalizzazione, spero.
Per oltre ventanni ho diretto comunità per tdp e ad oggi mi occupo di problematiche giovanili. Non mi piacciono risposte banali a problemi enormi soprattutto quando in campo ci sono persone deboli come lo sono i giovani in crescita. Non mi appartengono ragionamenti semplicistici che a tutti i costi vogliono veicolare questioni grandi e delicate in una legge frattaglia di lobbie e interessi pseudo ideologici. Una società fatta di zombie e spipazzati a chi giova?
"I dati diffusi dalla polizia frontaliera americana (l'Us Border Patrol) non lasciano spazi a dubbi: la riduzione del traffico di erba nel 2014 è stata del 24% rispetto al 2011"
"La vendita legale di marijuana non ha solo creato una rivoluzione economica che ha portato oltre 800 milioni di dollari di nuovi introiti fiscali, ma ha anche iniziato a trasformare il tessuto criminale"
http://www.repubblica.it/esteri/2015/02/12/news/l_erba_contro_i_narcos-107106399/
Sono favorevole alla liberalizzazione della cannabis. Togliendo con ciò la possibilità (come avviene ora) agli spacciatori di convincere i consumatori a passare a droghe più pesanti e pericolose.
Le prime riunioni del movimento antiproibizionista/Partito Radicale alle quali ho partecipato datano circa 30 anni fa. Trent'anni durante i quali hanno ulteriormente spopolato le mafie (e non solo) che hanno il controllo del più florido mercato a disposizione 24h/24h 7 giorni su sette per tutto l'anno per una massa sterminata di utilizzatori . Siamo in grave ritardo! Altro che chiedersi se non ci sia niente di più urgente. Legalizzazione e distribuzione controllata solo l'unica seria possibilità di affrontare il fenomeno, mantenerlo in percorsi di civiltà e sottrarlo alla criminalità (che vuol dire - anche - sottrarre alla criminalità una massa di utilizzatori che diventano pusher/galoppini dei banditi di turno).
Erba sicura e non trattata come si certifica ora sulla piazza,fanno si che l'erba sia molto nociva e poco naturale.Oramai i vecchi puscer dediti allo smercio di erba non esistono più,ma esistono veri e propri venditori di morte,vedi i sempre più casi di morti giovani legati alle droghe sintetiche.Perchè riduzione del danno sia efficace,bisogna togliere dalle mani della mafia russa e calabrese ecc ecc lo spaccio di queste molteplici sostanze,creando cooperative o club che coltivino nel modo più naturale possibile l'erba,creando occupazione e scardinare quel mondo della microcriminalità fatta di piccoli spacciatori che con poche dosi si sostentano e vivono alle spalle di poveri ed inesperti ragazzi.La vera lotta da farsi non è sicuramente contro quei giovani che si fanno le canne ma lotta senza quartiere alle droghe sintetiche.
Credo non sia la priorità di questo Paese,ma sicuramente è una tematica molto sentita da una parte di popolazione.
V
Parole come sanità, lavoro, sviluppo, fisco non dicono niente ai nostri politici? Dobbiamo rischiare di far cadere il governo o bloccare il Parlamento per 5g di fumo??
Preferirei si desse priorità alla attuazione di un piano "concreto e funzionante" per l'impiego della cannabis ad uso medico, non che tutto rimanga delegato alla singola regione o istituto - altrimenti sembrerebbe che lo Stato privilegi criteri di cassa e sfizi privati.
Obiettivamente mi trovo in difficoltà. Prima di prendere una decisione bisognerebbe essere veramente informati. La butto: sperimentazione controllata?
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In occasione della giornata mondiale di lotta alla droga, il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin rimarca la sua contrarietà alla legalizzazione delle dro...
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cannabis tutti gli articoli pubblicati, le gallerie fotografiche e i video pubblicati sul giornale e su Repubblica.it
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Oltre 200 fra deputati e senatori impegnati per la legalizzazione della cannabis e dei suoi derivati. #cannabislegale
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Contrario alla legalizzazione delle droghe leggere è lo psicoterapeuta Claudio Risé
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Il parare di Luigi Manconi, deputato del Partito democratico
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No alla legalizzazione delle droghe leggere: dopo il dibattito improvvisamente riacceso nei giorni scorsi è stata il ministro della Salute Beatrice Lorenzin a dirsi “assolutamente contraria”. I Radicali Italiani invece rilanciano: la legalizzazione delle sostanze proibite “consentirebbe ai consumatori di conoscere esattamente quello che fumano, ingeriscono, si iniettano”, dicono Rita Bernardini e Giulio Manfredi. I …
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Ho sempre detestato droghe leggere e pesanti. Sono quasi astemio, un occasionale bevitore di alcolici. Ma sono, invece, profondamente antiproibizionista. Indipendentemente dal mio rapporto con qualunque tipo di sostanza, dal mio stile di vita, dalle mie passioni e dalle mie repulsioni. Si rit...
07 October 2016 17:38