Una sceneggiata senza lieto fine
Come era prevedibile, la finta contesa tra Salvini e Di Maio sta per mostrare il vero contenuto del loro accordo sottobanco, senza streaming e altri finzioni che in alcune fasi della lunga trattativa tra loro dal dopo elezioni hanno tratto in inganno - o forse hanno finto anche loro di esserlo - alcuni esponenti del nostro partito disposti a trattare col M5S. Fermo restando che resto dell'idea che le elezioni anticipate restano dietro l'angolo, i due vincitori delle elezioni del 4 marzo hanno avuto un unico e condiviso obiettivo: far finta di proseguire il tira e molla tra i loro movimenti con momenti di quasi accordo e altri di divisione e di conflitto sia per tenere buone le rispettive basi elettorali sia per "costringere" il Presidente Mattarella a metterli con le "spalle al muro" con la prospettiva di nominare un cosiddetto Governo di Garanzia - del Presidente o di tregua - per mostrare il proprio senso di responsabilità nell'accettare di farsi carico della formazione di un Governo politico nell'interesse del Paese! Per fortuna la sceneggiata sta per finire, questione di ore, poi le carte si vedranno e vedrete che, salvo che il solito imprevedibile Berlusconi non rompa l'idillio con Salvini a cui ha consentito di formare una maggioranza con Di Maio, senza rompere quella col centro destra, dopo aver saputo di potersi ricandidare direttamente alle elezioni dalla magistratura di sorveglianza di Milano. Il PD non deve temere né nuove elezioni né di fare opposizione a un Governo che nasce pieno di contraddizioni, con programmi politici del tutto incompatibili, salvo fantasiosi accomodamenti per far digerire il cosiddetto contratto ai propri elettori.
Sicuramente Renzi e Gentiloni, come Presidenti del Consiglio, non hanno saputo comunicare bene e in modo comprensibile agli italiani quanto di buono è stato fatto negli ultimi anni, ma aspetto di vedere come se comporteranno Di Maio e Salvini quando dovranno spiegare ai loro elettori dove sono finite le promesse elettorali che hanno garantito a entrambi milioni di voti!
Aspetto con curiosità l'esito dell'Assemblea Nazionale del 19 maggio per sapere cosa faranno i nostri dirigenti rispetto alla nomina del nuovo Segretario o dell'indizione di un congresso che faccia chiarezza definitiva sulla linea e sulle scelte per il futuro.
Tommaso Giocondo - PD Bergamo -

02 May 2018 08:41