Se l'escursione in quota, il fuori pista o la speleologia sono comparati ad uno sport, basterebbe imporre a chi pratica questo sport una forma assicurativa. Se vieni colto da un attacco di panico su una tranquilla passeggiata in montagna credo che sia un tuo diritto contattare una qualsiasi forma di aiuto senza dover in quel contesto valutare se la situazione economica te lo permetta.
Soccorso alpino a pagamento: cosa ne pensi?
Martedì 10 marzo saremo chiamati a votare in Consiglio regionale una legge che introduce il pagamento di un ticket per coloro che richiedono l’intervento del soccorso alpino e speleologico in zone impervie. L’intenzione dei proponenti è quella di scoraggiare il ricorso a questo tipo di intervento che, soprattutto se effettuato con l’elicottero, ha costi molto elevati. Quale sarà il costo del nuovo ticket lo deciderà la giunta regionale, ma in legge viene stabilito che potrà arrivare fino al 50% del costo dell’intervento, che nel caso dell’elisoccorso vale in media 9 mila euro. Sarebbe esentato dal ticket solo chi, dopo il soccorso, fosse trasportato in ospedale per un infortunio serio, trattato al pronto soccorso con codice verde, giallo o rosso. Per tutti gli altri (ed esempio chi si fosse perso, chi fosse preda di una crisi di panico, avesse riscontrato un dolore non riconducibile dai medici a un infortunio serio), scatterebbe il pagamento.

Michele Nigro Sono d'accordo! Escursioni in quota, sciare fuori pista, praticare speleologia, praticare alpinismo, etc. devono prevedere una copertura assicurativa che preveda la copertura di alcuni costi: risarcimento dei danni causati, il costo del soccorso e le cure.
10 March 2015 10:17